CSTI

CST E SER® NEL TRATTAMENTO INTENSIVO

APPLICAZIONE DEI TRATTAMENTI MULTI-MANO SU GRUPPI DI PZIENTI E PIÙ FACILITATORI PER OGNI PAZIENTE

Il Trattamento Intensivo (CSTI) applicato in Italia ripropone fedelmente il modello di lavoro svolto dal dott. John Upledger presso la Brain and Spinal Cord Injury Clinic.

Nel CSTI, la Tecnica Cranio-Sacrale e il Rilascio Somato-Emozionale sono applicati da più Facilitatori, in media da due a quattro Facilitatori per ogni paziente, quando si possono predisporre dei gruppi di pazienti che presentano sintomatologie simili, o riconducibili ad una stessa sindrome, disfunzione, patologia, di base.

Si svolge in più giorni (da tre a cinque giorni) durante i quali ogni paziente riceve da quattro a cinque trattamenti al giorno da più Facilitatori che lo trattano contemporaneamente (in modalità multi-mano).

I trattamenti si basano sulla valutazione globale iniziale del paziente, partendo dall’analisi dei sintomi causati dalla modificazione morfologica tissutale e fasciale, assieme alla componentistica emotiva presente, e prosegue con l’applicazione delle tecniche utili a ripristinare la funzionalità delle strutture compromesse.

Il programma del CSTI prevede la presenza di:

  • personale medico sanitario specializzato
  • terapisti di varie discipline
  • docenti capo-terapisti
  • Facilitatori professionisti
  • pazienti
  • parenti e caregiver per i pazienti accompagnati
  • Tecnici diagnostici (opzionalmente)

È un’opportunità per il paziente di ricevere un trattamento multi-mano da parte dei terapisti che affronteranno sia i temi fisici sia quelli emotivi della disfunzione che vanno a trattare.

In questo modo il paziente può entrare in possesso di una visione più ampia e consapevole delle proprie problematiche, in modo da poterle affrontare e risolverle in un percorso di stimolazione del proprio sistema auto-correttivo.

L’analisi delle alterazioni viene eseguita attraverso una meticolosa ricerca di tensioni anomale nel sistema fasciale per poi applicare le tecniche che aiutano il processo riabilitativo del paziente.

L’effetto positivo della Terapia si fonda in larga misura sulle attività fisiologiche auto-correttive del paziente.

Nel Tirocinio Clinico, i pazienti che vengono proposti, presentano casistiche simili seppure con disfunzioni correlate diverse tra loro.

La valutazione viene eseguita attraverso la palpazione intesa come un esame tattile. L’approccio pratico e leggero dei terapisti aiuta le forze idrauliche intrinseche nel Sistema Cranio-Sacrale a migliorare sicuramente l’omeostasi dei pazienti.

L’approccio del CSTI ricerca, attraverso l’applicazione della terapia manuale, la causa del sintomo manifestato dal paziente, ne rileva le concause attraverso la diagnosi fisica a livello fasciale e articolare, rimuove blocchi fisiologici che inibiscono l’omeostasi del paziente agendo sulla restrizione e/o sui punti distali connessi ad essa, rilasciando le tensioni fasciali ed articolari.

Diversi ruoli sono rivestiti dai diversi terapisti all’interno della modalità CSTI, alternandosi ciclicamente, rispetto ai diversi pazienti, nel ruolo di capo-terapista e terapista.

I forum, che precedono il lavoro quotidiano dei Facilitatori (terapisti e operatori) nel CSTI, propongono possibilità di confronto con i colleghi in una prospettiva di cooperazione interdisciplinare diagnostico-terapeutica con diverse figure di professionisti sanitari che convergono nel lavoro comune del CSTI, per il benessere del paziente.

Le valutazioni dei pazienti presenti vengono effettuate, oltre che con le tecniche di valutazione peculiari della CST (CranioSacral Therapy) e del SER® (SomatoEmotional Release), opzionalmente anche con misurazioni tecnico-scientifiche, con diversi strumenti di analisi, all’inizio e alla fine del programma di trattamenti, allo scopo di rilevare le modificazioni avvenute a seguito dei trattamenti.