Il progetto di volontariato “Uno studio sugli effetti della CST su persone con Alzheimer e Demenza” si è svolto presso la casa di riposo Fondazione Martino Zanchi ONLUS RSA di Alzano Lombardo (BG), in Via Guido Paglia 23, CAP 24022 (Tel. 035 513077).
PAZIENTE 1
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 20/09/2017 e il 18/12/2017
Il paziente è stato trattato 39 volte.
Dati anamnestici e dati relativi alle valutazioni prima dei trattamenti:
Atre principali malattie presenti:
ESAME DELLO STATO MENTALE:
Risultato: DEFICIT GRAVE
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 5: declino moderato grave
Dopo il ciclo di trattamenti:
Il paziente dimostra un lieve miglioramento del linguaggio con qualche spunto autonomi nel dialogo.
Rimane sempre tranquillo con gli operatori.
PAZIENTE 2
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 20/09/2017 e il 18/12/2017
La paziente è stata trattata 39 volte.
Dati anamnestici e dati relativi alle valutazioni prima dei trattamenti: :
Altre principali malattie presenti:
ESAME DELLO STATO MENTALE:
Risultato: DEFICIT MEDIO
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 4:declino moderato.
Da segnalare:
In data 09/11/2017 il personale sanitario nota una buona collaborazione al progetto e un miglioramento dei disturbi comportamentali (soprattutto diurni).
Dopo il ciclo di trattamenti:
Dal punto di vista cognitivo, permane un decadimento lieve.
Dal punto di vista comportamentale, permangono disturbi comportamentali riferendo algia non obiettivamente riscontrata. Mantiene TP neurolettica per disturbi comportamentali.
Permangono vocalizzazioni afinalistiche per solitudine, rifiuta coinvolgimento in attività di gruppo.
Tranquilla quando in compagnia della figlia.
PAZIENTE 3
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 20/09/2017 e l’ 11/10/2017
Il paziente è stato trattato soltanto 10 volte perché è deceduto in data 12/10/17.
Si trovava nella struttura da 4 mesi.
Dati anamnestici e dati relativi alle valutazioni prima dei trattamenti:
Atre principali malattie presenti:
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 6:grave declino.
Il ciclo di trattamenti si è interrotto dopo una decina di interventi per il sopravvenuto decesso del paziente per cause estranee al trattamento.
PAZIENTE 4
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 16/10/2017 e il 18/12/2017
Il paziente è stato trattato 28 volte.
Dati anamnestici e dati relativi alle valutazioni prima dei trattamenti: :
Altre principali malattie presenti:
ESAME DELLO STATO MENTALE:
Risultato: DEFICIT GRAVE
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 5: declino moderato grave.
Da segnalare:
In data13/12/2017, il paziente accetta il trattamento ed è molto tranquillo, con il viso rilassato e gli occhi meno impauriti. Riconosce l’operatrice. Durante i 15 minuti di Still-Point ha visibili tremori e scatti agli arti.
Sa che è Santa Lucia. 5 minuti di pompage cranico lo rilassano. A fine trattamento borbotta e ride di gusto, ringrazia l’operatrice ed esce salutandola. Il ritmo è lento, molto ampio in flessione.
Prima di iniziare la terapia cranio-sacrale, il paziente manifestava sovente uno stato di agitazione, talvolta con spunti aggressivi. Dopo la prima metà di trattamenti, il personale sanitario osserva che durante i trattamenti queste alterazioni umorali si sono diradate, mentre a fine trattamento il paziente appare più tranquillo e meno aggressivo. La notte la trascorre dormendo o quanto meno senza disturbare.
Dopo il ciclo di trattamenti,:
Quanto descritto nella valutazione registrata dopo la prima metà dei trattamenti viene confermato come risultato finale consolidato.
La relazione finale è stata redatta dalla Facilitatrice Evelin Andrioletti.
Dopo essere venuta a conoscenza del progetto durante un corso fatto in Accademia nel mese di maggio 2017 ho pensato che sarebbe stato interessante partecipare a questo lavoro; così ho cercato altri operatori craniosacrali della mia zona (Bergamo) che mi dessero una mano e ho ricevuto la disponibilità di Guglielmo Boni, Michela Gorza e Giuseppina Carolei.
Nel frattempo ho preso contatti con la Fondazione Martino Zanchi ONLUS RSA di Alzano Lombardo e nello specifico con la Responsabile Generale della struttura, la dott. Giulia Madaschi, la quale si è resa subito molto disponibile.
In quella sede ho trattato la Dott. Madaschi per farle “sentire”quali sarebbero state le due manovre che avremmo fatto ai pazienti come previste dal protocollo di studio: 15 min di still point e 5 min di pompage craniale.
Ho ritenuto importante che la Dottoressa avesse un’idea del trattamento e di cosa i pazienti avrebbero percepito.
Ho poi chiesto di individuare tre pazienti affetti da Demenza con diversi livelli di gravità.
La selezione è stata affidata ai medici di struttura, i quali hanno anche compilato le schede di valutazione.
Abbiamo concordato un incontro da farsi i primi di Settembre nel quale io ho esposto ad alcuni operatori della struttura una breve relazione inerente il concetto di terapia cranio-sacrale e ho spiegato il progetto in dettaglio, inclusi tempi e modi di svolgimento.
In quella sede ho ricevuto il benestare del Direttore Sanitario della struttura, Dott. Zois.
I trattamenti sono iniziati il 20 settembre e terminati il 17 dicembre.
Le sedute venivano svolte tre volte a settimana solitamente a giorni alterni, lun-mer-ven (salvo festività infrasettimanali in cui abbiamo garantito le tre sedute accorpando i giorni: lu-mer-gio…).
Abbiamo creato un calendario con gli orari in cui ogni terapista si recava in struttura così che gli operatori potessero preparare gli ospiti.
Ci siamo incontrati con i medici e il direttore sanitario della Fondazione i primi giorni di Gennaio per fare un resoconto del lavoro svolto e raccogliere le schede di valutazione ultimate.
In quella sede ci siamo resi disponibili agli operatori della struttura che desiderano sottoporsi ad una seduta di CST ed abbiamo già concordato le date in cui ciascuno di noi sarà presente.
Per quanto concerne le schede di valutazione, grazie alla disponibilità degli operatori della Fondazione ho inserito anche, per ciascun ospite, altre due scale di valutazione: MMSE (esame dello stato mentale) e NOPPAIN (Non -Comunicative Patient’s Pain Assestement Instrument).
I soggetti coinvolti nel progetto sono stati in tutto 4
I pazienti 1 e 2, che hanno ricevuto ciascuno 39 sedute (tutte quelle previste dal progetto)
Il paziente 3 ha ricevuto in tutto 10 sedute
Il paziente 4 ha ricevuto 28 sedute.
Il paziente 4 è subentrato al paziente 3, che purtroppo è deceduto.
Ogni ospite riceveva 15 min di still point e 5 minuti di pompage.
Osservazioni: gli ospiti venivano trattati in orari diversi da ogni terapista.
Dopo le prime sedute siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere che i pazienti ci aspettavano per il trattamento ed avevano imparato a riconoscerci.
Anche l’accettazione del contatto fisico è avvenuta in maniera abbastanza naturale, salvo alcuni episodi isolati.
In generale il trattamento portava un benefico rilassamento al paziente con alcune eccezioni (ogni tanto il paziente 3 aumentava la sua agitazione nelle ore successive al trattamento.)
Migliorata la qualità del sonno. (Tutti)
Riduzione degli episodi di agitazione psicomotoria (paziente 4)
Maggior tendenza al dialogo spontaneo (paziente 1)
Non sempre facile invece portare avanti il dialogo terapeutico,(quasi impossibile con il paziente 1, che è affetto anche da sordità grave, elemento davvero limitante che non ha permesso di capire quanto erano appropriate le sue risposte (non sentiva o non capiva la domanda?)
Il personale si è detto piuttosto sorpreso e contento del progetto e del lavoro svolto ha affermato di notare seppur lievi cambiamenti nel comportamento dei pazienti, agitazione, orientamento, contatto verbale,.. che magari non emergono da valutazioni obiettive ma che si percepiscono nella quotidianità del lavoro.
Non da ultimo Il progetto ci ha permesso di affinare le nostre abilità di “ascolto” del ritmo in tutte le sue componenti, in soggetti apparentemente non o poco collaboranti come potrebbero essere le persone affette da Demenza.
Un doveroso ringraziamento ai colleghi ,alla Struttura, Operatori, Familiari e Pazienti stessi che hanno partecipato al progetto e all’Accademia per aver reso tutto ciò realizzabile.
In attesa di conoscere i risultati di questo studio e del confronto co n gli altri progetti realizzati nell’ambito della demenza.
Evelin Andrioletti 15-01-2018
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