Il progetto di volontariato “Uno studio sugli effetti della CST su persone con Alzheimer e Demenza” si è svolto presso la Fondazione Mons. Arrigo Mazzali di Mantova, in Via Trento 10, CAP 46100 (Tel.0376-2091).
PAZIENTE 1
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 17/07/2017 e il 20/10/2017.
La paziente è stata trattata 42 volte.
Altre principali malattie presenti:
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 5: declino moderato grave
Dopo il ciclo di trattamenti:
la paziente appare reattiva con i pazienti e responsiva e riconosce il personale. Accetta maggiormente i trattamenti cranio-sacrali nell’ultimo mese.
PAZIENTE 2
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 17/07/2017 e il 19/10/2017.
La paziente è stata trattata 42 volte.
Altre principali malattie presenti:
MINI – MENTAL – STATE
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 7: declino molto grave
Da segnalare:
Dopo la prima metà del trattamento avviene un lieve miglioramento notturno.
Dopo il ciclo di trattamenti:
Il sonno della paziente è regolare e tranquillo di notte. Risponde in modo pertinente a domande semplici. Maggior tranquillità durante il dialogo. Ha sempre accettato il personale che le proponeva le terapie.
PAZIENTE 3
Il lavoro si è svolto in un periodo compreso tra il 17/07/2017 e il 20/10/2017.
La paziente è stata trattata 42 volte.
Altre principali malattie presenti:
MINI – MENTAL – STATE
Valutazione Complessiva di deterioramento di sintomi e manifestazioni della patologia nella Scala di Gravità dell’Assistito (stadio attuale di aggravamento della patologia secondo la scala GDS):
-Fase 5: declino moderato
Da segnalare:
In data 10/08/2017 la paziente è tranquilla, ricorda di aver fatto una bella chiacchierata con una ragazza vestita come la terapista. Manifesta desiderio di dialogo, nessuno comunica con lei. Le manca “la pentola” cioè cucinare. Detta alla terapista la ricetta del brodo di carne.
Dopo il ciclo di trattamenti:
la paziente è peggiorata dal punto di vista del disorientamento temporo-spaziale con stato d’ansia. È aumentato però l’appetito e riconosce immediatamente il personale che le offre i trattamenti cranio-sacrali.