Oggi, a più di centocinquanta anni dalla loro iniziale descrizione, conosciamo diversi tipi di cellule gliali, distinguibili per la morfologia e la dimensione del nucleo, per l’origine embrionale e per le funzioni, molto più complesse dell’azione di supporto meccanico inizialmente proposto.
Nel sistema nervoso dei vertebrati la glia viene classificata in macroglia, di origine neuroectodermica, e microglia, di origine mesodermica.
La macroglia nel sistema nervoso centrale comprende astrociti, oligodendrociti e cellule ependimali.
Queste ultime sono gli elementi cellulari che rivestono i ventricoli cerebrali e il canale centrale midollare, dove regolano la produzione, la circolazione e il riassorbimento del liquido cerebrospinale.
Nel sistema nervoso periferico, la macroglia è rappresentata dalle cellule di Schwann, corrispettivi degli oligodendrociti del sistema nervoso centrale e responsabili della formazione delle guaine mieliniche degli assoni periferici e dalle cellule satellite, che delimitano la superficie esterna dei neuroni nei gangli spinali.
A causa della stretta relazione del corpo col cervello, le vie di accesso al corpo debbono essere prese in considerazione, in quanto sono dirette e ci aiutano ad affrontare efficacemente alcuni problemi di cui il nostro corpo ha memoria.Da qui l’importanza del tocco che facilita quei processi che vengono razionalizzati in seguito dal punto di vista cognitivo.
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