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CranioSacral Therapy e neonatologia: Casi Clinici

La pratica in neonatologia ospedaliera e pediatria clinica.

Dalla UOC di Terapia Intensiva Neonatale e Patologia agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria e lo Studio di Consulenza e Terapia Fisioterapica di Reggio Calabria.

Casi clinici proposti dalla Dott.ssa Giovanna Fontanelli e dal Dott. Giacomo Giovanni Passavanti per lo sviluppo di un progetto di ricerca sull’applicazione della Terapia Cranio-Sacrale (CST) in pediatria, in particolare sui grandi prematuri.

PREFAZIONE

La pagina inizia con le impressioni e le immagini del Dott. Diego Maggio Bsc (Hons) D.O., CST-D, dopo una sua visita presso l’UOC di Terapia Intensiva Neonatale e Patologia del Reparto Pediatrico degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, nel gennaio del 2019.

A seguire, quattro casi clinici proposti dalla Dott.ssa Giovanna Fontanelli e dal Dott. Giacomo Giovanni Passavanti, sull’applicazione della CST in pediatria ed in particolare sui grandi prematuri:

  • primo caso – esperienza di CST in grande prematura con sequela malformativa dell’oligoidramnios;
  • secondo caso – esperienza di CST sul nucleo familiare di un neonato prematuro di 28 settimane di EG;
  • terzo caso – esperienza di CST su mamma e bimbo nato prematuro con sindrome respiratoria, emorragia polmonare, sepsi con shock ed emorragia del plesso corioideo destro;
  • quarto caso – CST in neonata figlia di madre tossicodipendente.

Entrando nel reparto dell’Ospedale di Reggio Calabria, nel quale sono in terapia i bambini nati prematuri, si entra in un altro mondo.
Si viene a contatto con una realtà che per molti di noi potrebbe sembrare… irreale.

Piccolissimi esseri umani sono tenuti in vita grazie alla tecnologia che l’uomo ha sviluppato nella sua evoluzione.
Alcuni di essi non pesano più di 600 grammi e molti presentano delle anomalie strutturali.

Qualche neonato in particolare è a rischio di vita e, se ce la farà a sopravvivere, si troverà presumibilmente ad affrontare una vita “anomala” e sicuramente diversa da quella che i suoi genitori avevano immaginato per lui.

Grazie alle persone che si prendono cura di tutti questi meravigliosi esserini, durante il periodo in cui rimangono ospedalizzati e anche nel post-dimissioni, molti di loro riescono a sopravvivere alle loro difficoltà e, non solo, ad avere sufficienti mezzi per affrontare la vita futura in modo da poter vivere alla pari d’altri bambini nati senza le loro difficoltà.

  • la Dott.ssa Giovanna Fontanelli (a prima a sinistra nella foto) che è la responsabile di questo reparto in cui ha sviluppato un progetto di ricerca che ha aperto le porte alla Terapia Cranio Sacrale Upledger,
  • il Dott. Giacomo Giovanni Passavanti che l’ha coadiuvata anche nel post-dimissioni nel suo ambulatorio,
  • la docente Carol J. McLellan (al centro nella foto) che ha condiviso per pochi giorni questo spazio assieme alla Dott.ssa Raylene Phillips (la seconda da sinistra nella foto) qui a Reggio Calabria per poi farlo conoscere al mondo,
  • alla Facilitatrice Andrea Petrolli (a destra nella foto), TNPEE – Terapista della Neuropsicomotricità dell’Età Evolutiva, che ha dedicato il suo tempo ed i suoi studi per aiutare a sviluppare questo progetto.

Soprattutto, grazie al Dott. John Edwin Upledger che mi ha formato, dandomi la possibilità di incontrare successivamente tutti loro, di condividere con loro l’amore per la Terapia Cranio Sacrale e di interagire nel loro mondo… “più che reale”.

Diego Maggio Bsc (Hons) D.O., CST-D

QUATTRO CASI CLINICI

Per visualizzare i quattro casi clinici proposti, apri il link:

I PREMATURI DALLA UOC OSPEDALIERA ALL’AMBULATORIO POST-DIMISSIONI