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CST come strumento validato dal TNPEE

La pratica in neonatologia ospedaliera e pediatria clinica.

La Terapia Cranio Sacrale del Dott. J. E. Upledger, come strumento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva nel trattamento dei bambini pre-termine in Terapia Intensiva Neonatale.

La tesi di Laurea della Dott.ssa Andrea Petrolli, TNPEE, Facilitatrice Cranio-Sacrale.

Introducono le Dott.sse Alessandra Medici e Alessandra Sarni

INTRODUZIONE

L’introduzione all’argomento della tesi di Laurea della Dott.ssa Antrea Petrolli, è a cura delle Dott.sse Alessandra Medici e Alessandra Sarni, Terapiste della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, reparto di neuroriabilitazione motoria infantile dell’I.R.C.C.S. Santa Lucia di Roma, un  Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria.

Hanno partecipato alla formazione specialistica in Terapia Cranio-Sacrale Upledger.

Ecco quanto hanno dichiarato.

“Evidenziamo alcuni tratti del nostro profilo professionale (TNPEE) dal quale si può facilmente evincere l’enorme interesse ed utilità che riveste per noi l’approccio alla Tecnica Cranio Sacrale, perché applicabile con risultati di ottimizzazione delle prestazioni terapeutiche e miglioramento dell’approccio terapeutico con il paziente, attraverso l’applicazione delle metodiche apprese durante i corsi ECM di formazione specialistica, in ognuno dei punti sotto descritti:

  1. il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva svolge, in collaborazione con l’equipe multi professionale di neuropsichiatria infantile e in collaborazione con le altre discipline dell’area pediatrica, gli interventi di prevenzione, terapia e riabilitazione delle malattie neuropsichiatriche infantili, nelle aree della neuro-psicomotricità, della neuropsicologia e della psicopatologia dello sviluppo.
  2. Il terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva, in riferimento alle diagnosi e alle prescrizioni mediche, nell’ambito delle specifiche competenze:
    • a)    adatta gli interventi terapeutici alle peculiari caratteristiche dei pazienti in età evolutiva con quadri clinici multiformi che si modificano nel tempo in relazione alle funzioni emergenti; (…)
    • b)    individua ed elabora. nell’equipe multiprofessionale, il programma di prevenzione, di terapia e riabilitazione volto al superamento dei bisogno di salute dei bambino con disabilità dello sviluppo;
    • c)    attua interventi terapeutici e riabilitativi nei disturbi percettivo motori, neurocognitivi e nei disturbi di simbolizzazione e di interazione del bambino fin dalla nascita;(…)
    • e)    svolge attività terapeutica per le disabilità neuropsicomotorie, psicomotorie e neuropsicologiche in età evolutiva utilizzando tecniche specifiche per fascia d’età e per singoli stadi di sviluppo;
    • f)     attua procedure di valutazione dell’interrelazione tra funzioni affettive, funzioni cognitive e funzioni motorie per ogni singolo disturbo neurologico. neuropsicologico e psicopatologico dell’età evolutiva;
    • g)    identifica il bisogno e realizza il bilancio diagnostico e terapeutico tra rappresentazione somatica e vissuto corporeo e tra potenzialità funzionali generali e relazione oggettuale;
    • h)    elabora e realizza il programma terapeutico che utilizza schemi eprogetti neuromotori come atti mentali e come strumenti cognitivi e meta-cognitivi; utilizza altresì la dinamica corporea come integrazione delle funzioni mentali e delle relazioni interpersonali;
    • i)     verifica l’adozione di protesi e di ausili rispetto ai compensi neuropsicologici e al rischio psicopatologico;
    • partecipa alla riabilitazione funzionale in tutte le patologie acute e croniche dell’infanzia;(…)”Alessandra Medici e Alessandra Sarni

LA TESI

Per visualizzare la tesi di Laurea della Dott.ssa Andrea Petrolli, dal titolo “La Terapia Cranio-Sacrale, metodo Upledger, come strumento del Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’età Evolutiva nel trattamento dei bambini pretermine in Terapia Intensiva Neonatale”, apri il link: CST E IL TNPEE NEL NEONATALE