La Terapia Cranio-Sacrale può essere di complemento alla terapia veterinaria, in quanto si affida alla manualità: toccare, percepire, ascoltare la voce del corpo.
Quattro giorni per apprendere prima in teoria e poi su se stessi i rudimenti della tecnica e poi, durante il corso, l’opportunità immediata della pratica clinica sui pazienti animali presso una clinica veterinaria, o un luogo idoneo ad accoglierli, dove si ha modo di constatare visibilmente la semplicità di questa metodica mentre da i suoi risultati.
Questa tecnica può essere applicata a molti livelli funzionali, infatti, data la sua natura non invasiva, trova applicazione come metodo sia riabilitativo sia terapeutico da parte dei medici veterinari nonchè dei Facilitatori del Benessere animale.
È una tecnica del benessere, complementare alla terapia e successiva alla diagnosi medica, in quanto è un’applicazione pratica dello studio evolutivo dell’osteopatia cranica, iniziato da A.T. Still e approfondito nelle più recenti ricerche dell’Istituto Upledger International – USA.
Il dott. John E. Upledger, fin dagli anni ‘70 ha basato la sua ricerca sull’applicazione ad integrazione pratica delle tecniche allora allo studio in osteopatia cranica. La tecnica adottata si basa su studi e sperimentazione scientifica riconducibile a materia di studio ed applicazione svolta sin dagli inizi del XIX secolo e la documentazione, da pubblicazioni del dott. J. Upledger, è tradotta anche in lingua italiana.
Il sistema cranio-sacrale è uguale in tutti i vertebrati. Il lavoro che i medici veterinari svolgono durante lo studio della Terapia Cranio-Sacrale è lo stesso svolto da qualsiasi gruppo sanitario (medici, fisioterapisti). Si differenzia solamente all’atto dell’applicazione pratica.
Ed è per questo motivo che durante il seminario verranno trattati i pazienti animali. L’applicazione pratica della tecnica verrà svolta presso un ambulatorio veterinario, o presso una sede idonea ad accogliere animali di piccola taglia, dove le metodiche apprese nei giorni precedenti verranno applicate ed adeguate agli animali domestici, accompagnati dalle persone che se ne prendono cura. In alcuni casi, quando l’organizzatore esterno del corso “IN HOUSE” lo prevede, si possono anche trattare i pazienti animali di grossa taglia presso aziende o strutture (es.: scuderie per gli equini, o aziende agricole per i bovini, ecc.) che li ospitano.
Le tecniche applicate nella CST-VET (Tecnica Cranio-Sacrale per Veterinari e Facilitatori del Benessere Animale), sono già da anni usate in tutto il mondo dagli operatori Cranio-Sacrali sui pazienti animali, sia su piccoli animali che su animali di taglia maggiore.
I corsi sono essenzialmente delle esperienze e questo corso è il primo approccio che introduce il vero e proprio percorso specifico della terapia cranio-sacrale applicata agli animali ed in esso si acquisiscono capacità di palpazione avanzate per studiare i minimi movimenti biologici.
La valutazione e il trattamento cranio- sacrale è facilmente integrabile nella pratica corrente e consente di ottenere migliori risultati nel trattamento di pazienti animali con dolori e malattie pregresse.
Oltre ai corsi, un elemento fondamentale è la pratica. Tutti gli aspetti del programma di ogni corso vengono riuniti in una forma che possa essere immediatamente integrata nella pratica quotidiana.
A seguito del primo livello di base, CST 1, sono stati predisposti i livelli successivi di CST e di Rilascio Somato-Emozionale (SER®), nei quali l’attenzione viene rivolta alle dinamiche emozionali che interessano il rapporto tra chi si prende cura dell’animale, l’ambiente in cui l’animale vive e l’animale stesso. Anche i successivi livelli rivolgono a tutti i medici veterinari e ai Facilitatori del Benessere Animale.
Inoltre, possono essere predisposti anche dei corsi di revisione e specializzazione aperti ai vari livelli del percorso di base di CST-VET.
I corsi di avanzamento sono strutturati non solo per piccoli animali domestici, ma anche per chi ha un interesse specifico anche per equini che per bovini e sono un approfondimento delle tecniche di Terapia Cranio-Sacrale applicate ad equini e/o bovini attraverso l’approccio, il tocco e la direzione di energia.
Le tecniche vengono applicate sul singolo animale in relazione a: patologia, ottimizzazione del rendimento, struttura, qualità ed interrelazione e ambientale.
La trasmissione della conoscenza è organizzata in modo che i partecipanti possano acquisire le nozioni teoriche e pratiche che consentono la presa in carico dell’utente o del paziente, ponendo ogni operatore o terapista in condizione di costruire l’azione d’intervento.
… Fino a qualche anno fa era abbastanza difficile sentir parlare di medicine o terapie non convenzionali, oggi sono diffuse molte metodologie di guarigione. Come persona e veterinario non mi sono mai fermata, sempre alla ricerca di “nuove” idee al riguardo, ho seguito corsi di diverse discipline. ….
…. Naturalmente per un veterinario l’applicazione di certe metodologie è possibile solo in base alla disponibilità dei proprietari poiché la loro partecipazione attiva nella terapia è d’obbligo per diversi motivi sia pratici sia dal punto di vista della responsabilità verso il proprio animale. …
…. Non è poi così difficile entrare in una stalla dove tutte le vacche sono spaventate, nervose e diffidenti, questo atteggiamento troverà subito risposta se si osservano i proprietari: solitamente si tratta di persone molto nervose che causano negli animali uno stato di stress emotivo. Non è detto che questo causi una malattia, l’ho citato solo per spiegare quanto sia collegato l’animale al proprietario. ….
…. Molto più evidenti sono i risvolti con gli animali domestici che oltre a “specchiare” quello che all’interno di una famiglia scelgono come “padrone”, si fanno carico dei problemi della famiglia fino ad arrivare a morirne. Diverse volte mi è capitato di trovare animali con problemi cardiaci laddove il padrone è cardiopatico oppure animali con problemi tumorali laddove il proprietario è sotto trattamento chemioterapico. ….
…. L’acuirsi di certe malattie negli animali domestici, considerate come malattie prettamente umane, è certamente da attribuire alla antropomorfizzazione che stanno subendo. ….
Annarosa Z. – medico veterinario
La Terapia Cranio Sacrale è stata proposta e divulgata dal dott. John Upledger, medico biochimico americano,intorno agli anni ’70 negli Stati Uniti. In Italia arriva negli anni ’90 e grazie all’efficace e coinvolgente insegnamento di Diego Maggio si diffonde rapidamente soprattutto nel contesto della fisioterapia e della medicina umana.
La TCS è una tecnica non invasiva per favorire il processo di guarigione che si basa sul principio che dove c’è tensione,restrizione,disordine si creano i presupposti per le patologie,mentre tutto quello che favorisce il rilassamento delle fasce, permettendo una migliore circolazione sanguigna e linfatica facilita i processi di riparazione e il benessere.
Con un contatto leggero, molto lieve, delle mani del terapista con il paziente si impara ad ascoltare le fasce muscolari contratte ad esempio a causa di un trauma subìto, il calore che emana una ferita infetta,la rigidità e la tumefazione di un fegato intossicato, il blocco di una vertebra disallineata dal resto della colonna vertebrale…
e soprattutto come tutto questo sotto le tue mani possa modificarsi in pochi minuti dando sia a te che al paziente la sensazione che tutto scorra,che aumenti la fluidità, la vascolarizzazione, la mobilità della parte trattata e di conseguenza anche il benessere del paziente.
Durante il trattamento, cani, gatti, cavalli e le altre specie animali, ti permettono di metterti in contatto profondo con loro come se capissero che sei entrato in sintonia con loro mediante un linguaggio che loro conoscono da sempre.
Senz’altro gli studi in Medicina Veterinaria ti danno le conoscenze e la possibilità concreta di aiutare realmente l’animale che arriva con una qualsiasi patologia in ambulatorio.
È però vero che ci sono momenti nell’attività professionale in cui ti trovi in difficoltà sul come affrontare animali con patologie che non si risolvono con i classici protocolli terapeutici o situazioni in cui le terapie proposte non danno l’esito desiderato e ti trovi a non saper cosa fare per migliorare le condizioni del tuo paziente.
In questo la Terapia Cranio Sacrale può essere un valido aiuto per il medico, …. ma soprattutto per il paziente. –
Roberta M. – medico veterinario
La Terapia Cranio Sacrale (TSC) è stata proposta e divulgata dal dott. John Upledger, medico biochimico americano, intorno agli anni ’70 negli USA.
In Italia arriva negli anni ’90 e, grazie anche all’efficace e coinvolgente insegnamento del dr. Diego Maggio e dell’Associazione “Cranio-Sacrale Upledger Italia” di Trieste, si diffonde rapidamente soprattutto nel contesto della fisioterapia e della medicina umana. Senz’altro di recente comparsa, questa tecnica sembra in realtà avere radici molto antiche. Giungono infatti a noi racconti e testimonianze di una pratica medica semplice dei popoli primitivi che, con l’uso delle mani, permetteva di curare ferite, fratture e quant’altro in pochissimo tempo.
Nel mio percorso di studio della Terapia Cranio Sacrale già durante le prime lezioni mi sembrava di trovare finalmente risposte a perplessità e lacune riscontrate nel lungo percorso scolastico. E non solo! Più l’approfondimento negli studi e nella pratica della Terapia Cranio Sacrale procedevano, più la semplicità, la genialità e l’umiltà di questa tecnica e di chi l’ha proposta mi meravigliavano.
La TCS è una tecnica non invasiva per favorire il processo di guarigione che si basa sul principio che dove vi è tensione, restrizione, disordine, si creano i presupposti per le patologie, mentre tutto quello che favorisce il rilassamento delle “fasce”, permettendo una migliore circolazione sanguigna e linfatica, facilita i processi di riparazione ed il benessere. Con un contatto leggero e molto lieve delle mani del Terapista, il paziente impara ad ascoltarsi. Impara ad ascoltare le fasce muscolari contratte, ad esempio, a causa di un trauma subito, a percepire calore che emana una ferita infetta, la rigidità e la tumefazione di un fegato intossicato, il blocco di una vertebra disallineata dal resto della colonna vertebrale, e soprattutto constaterà come tutto questo possa modificarsi in pochi minuti. Il paziente, contemporaneamente al Terapista, avrà la sensazione che tutto scorra, che aumenti la fluidità, la vascolarizzazione, la mobilità della parte trattata e di conseguenza avvertirà un benessere generale. La meraviglia della TCS è che insegna ad entrare in contatto empatico con il paziente, a diventare un tutt’uno, a percepire il profondo sentire della persona e/o animale con cui si sta lavorando.
Durante il Trattamento cani, gatti, cavalli e le altre specie animali, permettono di mettersi in contatto profondo con loro, quasi capissero che si è entrati in sintonia mediante un linguaggio conosciuto da sempre. E così, nell’armonia e nella semplicità dei gesti si arriva ad un punto “magico” in cui il paziente diventa estremamente rilassato e si permette di “sentire” la propria ferita fisica e/o emotiva e di riequilibrarla. La novità di questa tecnica è che come terapista si agisce ben poco e meno “si fa “meglio è perché non inducendo movimenti nel paziente, non manipolando ma solo “ascoltando” si permette al paziente ed alla sua coscienza di diventare attivi e protagonisti nel proprio processo di guarigione.
Senz’altro gli studi in Medicina Veterinaria permettono di acquisire le conoscenze e la possibilità concreta di aiutare l’animale giunto in ambulatorio con una qualsivoglia patologia. E’ però vero che ci sono momenti nell’attività professionale in cui si trovano forti difficoltà sul come affrontare animali con patologie non risolvibili con i classici protocolli terapeutici o situazioni in cui le terapie proposte non danno l’esito desiderato, trovandosi così a non saper cosa e come fare per migliorare le condizioni. del paziente. In questi casi la Terapia Cranio Sacrale può essere un valido aiuto per il medico e soprattutto per il paziente. Per i medici può sembrare frustrante il “non fare”, il non prescrivere, perché da sempre abituati così. In quelle situazioni in cui la medicina Tradizionale non risolve questa Tecnica può essere di aiuto.
Con la Terapia Cranio Sacrale scopriamo e constatiamo che il Paziente sa come migliorare il proprio stato di salute fisica, mentale ed emotiva. Partecipare anche solo da Facilitatore di questo percorso mi ha ripagato di tutti gli anni di studi e mi ha permesso di reinventarmi un nuovo entusiasmante modo di prendermi cura dei miei pazienti.
Articolo scritto dal Medico Veterinario Dott.ssa Roberta Martinengo
Bombo, dachsbracke di tre anni, caduto da una rupe durante una battuta di caccia il 14 settembre, presenta agli Rx frattura del bacino. Normalmente per una simile patologia in umana e in veterinaria la prognosi va dai 30 giorni in su, non esiste una terapia specifica. …
… Nel caso dell’uomo il soggetto viene bloccato a letto fino alla saldatura della frattura, ma questa modalità terapeutica è di difficile applicazione in campo veterinario non potendo immobilizzare un animale (in questo caso un cane) che, non appena si attenua il dolore, tende a muoversi liberamente rischiando di peggiorare il decorso. …
… Per questo motivo gli antidolorifici vengono usati solo come terapia d’urgenza. Nel caso specifico, Bombo è un cane appartenente ad una razza caratterizzata da muscolatura potente e leve corte inoltre, data la sua età, è nel pieno della forza fisica e quindi l’immobilità è stata pura utopia. …
… Durante la prima seduta di terapia cranio sacrale con Bombo si sono evidenziate tutte le difficoltà nel proporre questo tipo di trattamento: innanzitutto nello spiegare in cosa consiste e su cosa si basa. …
… La prima cosa che ho fatto è stato di chiedere alla proprietaria di Bombo di accarezzare la testa del cane in modo da tenerlo tranquillo ed ho iniziato il trattamento spiegando, nel contempo, alla proprietaria di Bombo ciò che stavo facendo. Intanto il cane si era rilassato dando prova, con due profondi sospiri, di accettare terapeuta e terapia. …
… Personalmente ho trattato Bombo solo tre volte, le sedute quotidiane le ha fatte la proprietaria di Bombo che ha assunto la responsabilità di seguire il cane in maniera costante anche sotto altri aspetti. … Il 30 settembre alla radiografia di controllo la frattura era saldata. –
Annarosa Z. – medico veterinario
– … Ho applicato la terapia cranio-sacrale con successo in un caso di meningoencefalite in un cane causata da sinusite ai seni frontali. Da una situazione di paralisi spastica con accessi convulsivi, testa girata di lato e nistagmo, già dopo 5 giorni il cane (Boxer femmina di circa 8 anni) riusciva a stare in piedi e ad alimentarsi da solo.-
Stefano C. – medico veterinario
– Questo invece è Tito, è un finto bassotto di cinque anni, rimasto paralizzato agli arti posteriori già da 15/20 giorni. La mattina in cui i proprietari avevano deciso di sopprimerlo viste le condizioni pietose che, dopo diversi tentativi di cura, sembravano ormai irreversibili, era il mio compleanno …
…. Tito ha iniziato le sedute di terapia cranio sacrale. Anche qui ho trovato la complicità femminile nella figlia dei proprietari che ha seguito le istruzioni elementari che ho potuto fornirle fino al SMS: “Tito è in piedi”.
Le sedute sono durate circa un mese ma già dopo la prima settimana si sono potuti apprezzare netti miglioramenti. Ora corre a trazione integrale sui prati. … –
Annarosa Z. – medico veterinario
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