Il modo in cui un bambino appena nato viene accolto nel mondo nelle ore che seguono il parto, può avere delle conseguenze sia a breve che a lungo termine. …
Questo momento è “sacro” e dovrebbe essere onorato e tutelato quanto più possibile.
Tratto dall’articolo della Dott.ssa Raylene Phillips, MD, IBCLC, FAAP, sulla Newborn & Infant Nursing Reviews n.13 (2013)
Il testo che segue è stato estratto da un intervento della Dott.ssa Raylene Phillips, MD, IBCLC, FAAP, al Convegno Internazionale di CranioSacral Therapy: “BTD23 – Beyond The Dura 2023”, organizzato dall’Upledger International (USA).
Al testo segue l’articolo “L’Ora Sacra: contatto ininterrotto pelle contro pelle dopo la nascita”, della stessa Dott.ssa Raylene Phillips, MD, IBCLC, FAAP, del Dipartimento di Neonatologia, Ospedale Pediatrico dell’Università di Loma Linda, California.
Il mio ospedale si trova un centinaio di chilometri a est nell’entroterra di Los Angeles, ed è un’unità di Terapia Intensiva Neonatale di quarto livello, molto grande, per cui posso assistere e partecipare al massimo livello di trattamento di nati prematuri e neonati ammalati.
Mi sono resa conto che c’è tantissimo che possiamo fare con la medicina per i neonati.
Possiamo fare cose meravigliose per curare e sostenere i nati prematuri o i neonati malati.
Ma potremmo portare la loro guarigione a un altro livello.
Possiamo guarire le loro anime, i loro spiriti, i loro cuori, migliorare la loro qualità di vita?
Essere in terapia intensiva neonatale è un’esperienza traumatica per tutti.
È traumatico per il bambino nascere troppo prematuramente o ammalato.
È traumatico per i genitori.
Di fatto, non rientra nei piani di nessuno che il proprio bambino alla nascita sia ricoverato in terapia intensiva neonatale.
Ho dunque l’impressione che facciamo un ottimo lavoro nel trattare i bambini dal punto di vista medico e chirurgico, ma non facciamo un lavoro altrettanto buono nel trattare il loro trauma.
Mi incuriosisce la possibilità che la Terapia Cranio-Sacrale possa affrontare un altro livello di guarigione.
E, incuriosita, ho pensato di voler sperimentare questo tipo di pratica di guarigione sui neonati di cui mi prendo cura in terapia intensiva neonatale.
Così sono venuta in Italia per osservare cosa sta facendo un’altra neonatologa, la Dott.ssa Giovanna Fontanelli, e capire come anche Carol McLellan (docente di CranioSacral Therapy pediatrica) e Giacomo Giovanni Passavanti (Fisioterapista e Terapista Cranio-Sacrale) curano i neonati in terapia intensiva neonatale.
Ho voluto assistere personalmente a ciò che fanno, sentire ciò che sentono e vedere i risultati.
La loro ricerca mi ha molto ispirata e, una volta diventata esperta, potrò forse collaborare con il mio ospedale.
Questo sarebbe il mio sogno.
Penso di aver assistito a un trattamento delicato e meraviglioso per i bambini nati prematuramente.
Ho potuto riscontrare che non causa loro altro stress e che i neonati prematuri erano molto rilassati durante il trattamento.
Ho anche potuto percepire solidarietà e un’energia molto positiva tra il personale e i genitori presenti.
È inoltre bello vedere il sostegno che la dott.ssa Fontanelli riceve dal suo direttore.
Vedo dunque sbocchi reali e sono felice che la ricerca avanzi in modo che i risultati possano anche essere valutati da una prospettiva scientifica.
Per visualizzare l’articolo della Dott.ssa Raylene Phillips, MD, IBCLC, FAAP, apri il link: L’ORA SACRA