La Tecnica-Cranio Sacrale (CST) e il Rilascio Somato-Emozionale (SER®), nei seguenti progetti realizzarti in Italia, sono stati applicati conformemente ai protocolli internazionali dell’Upledger Institute International, utilizzando un programma di studio e ricerca sulla longevità e l’inversione del processo di invecchiamento, in presenza di sintomi riconducibili a patologie neurodegenerative correlate a demenza senile e Alzheimer.
Avendo portato a termine nel 2017 il primo progetto pilota di applicazioni di CST e SER® all’interno di quattro strutture pubbliche e private italiane, su modello ed in linea con il progetto dell’Upledger International avviato in America, siamo stati incoraggiati dai risultati ottenuti a continuare a portare avanti questo progetto, ove e quando possibile.
I terapisti e i medici responsabili delle strutture dove si è svolto il progetto, hanno espresso soddisfazione sull’esito dell’operato dei Facilitatori e hanno commentato favorevolmente l’iniziativa dell’Upledger Italia.
Infatti, a detta dei medici e dei terapisti che hanno partecipato al progetto, gli esiti avuti a seguito di soli tre mesi di applicazioni, con solo tre semplici tecniche cranio-sacrali, sono stati a dir poco stupefacenti (come confermano i resoconti avuti dai singoli progetti realizzati a Udine e Trieste (FVG), Bergamo e Mantova.
Una delle ragioni per cui il progetto dell’Upledger, che si basa su uno specifico protocollo applicato a persone che presentano sintomi di demenza senile e Alzheimer, riscuote consenso da parte dei responsabili e del personale delle strutture che li ospitano, è dovuto al modo non invasivo di operare dei Facilitatori.
Infatti, le applicazioni di CST vengono effettuate in 15 o 20 minuti per ogni paziente, senza interferire con il lavoro quotidiano del personale interno alla struttura e nel massimo rispetto verso l’ospite ed i suoi famigliari e/o assistenti.
Inoltre, durante i trattamenti vengono applicate delle tecniche che implicano un tocco leggero (con una palpazione di massimo 5 grammi) che, seppure possono sembrare incomprensibili a chi effettua una manipolazione strutturale maggiormente invasiva, apportano comunque grandi benefici ai pazienti / utenti / ospiti, con conseguente soddisfazione del loro nucleo famigliare e, di conseguenza, dei responsabili della struttura ospitante che ha aderito all’iniziativa.
Dai resoconti avuti dai terapisti responsabili dopo il ciclo di trattamenti è emerso che, in percentuale, nei casi trattati è stato riscontrato:
Nei link che seguono, si può trovare del materiale informativo utilizzato per la logistica del progetto.