Trattamenti multi-mano
LE TECNICHE DI TERAPIA MANUALE DEL DOTT. JOHN E. UPLEDGER

CranioSacral Therapy (CST) & SomatoEmotional Release (SER®)
TECNICA CRANIO-SACRALE (CST)
E RILASCIO SOMATO-EMOZIONALE (SER®)

Applicazioni di CST e SER® nelle sedi italiane e negli eventi o nei corsi che includono la presenza dei pazienti.

PREMESSA

Principalmente, i trattamenti di Tecnica Cranio-Sacrale e Rilascio Somato-Emozionale (CST e SER®), applicati sui pazienti nella modalità chiamata “multi-mano”, si dividono in tre categorie principali:

  • Applicazioni Ambulatoriali
  • Trattamenti intensivi
  • Tirocini Clinici

I trattamenti sono applicati esclusivamente da Facilitatori professionisti.

“Facilitatore” è il termine adottato dallo stesso Dott. John E. Upledger per indicare la specifica competenza di un terapista o di un operatore nell’applicazione a “regola d’arte” della Tecnica Cranio-Sacrale e nel Rilascio Somato-Emozionale.

Ma andiamo per ordine e, innanzi tutto, descriviamo brevemente la tipologia e l’utilità di questa specifica modalità di trattamento, la modalità multi-mano, senza per altro dare ulteriori descrizioni sulla Tecnica Cranio-Sacrale (CST) e sul Rilascio Somato-Emozionale (SER®) rispetto a quelle già ampiamente descritte e sviluppate nelle altre pagine e sezioni di questo sito, per poi scoprire in quali tipologie di eventi/situazioni è applicata questa modalità.

LA MODALITÀ MULTIMANO NEI TRATTAMENTI

Le applicazioni di CST e SER® nella modalità multi-mano, implicano la presenza di più figure di professionisti che trattano contemporaneamente un paziente.

La tecnica multi-mano usata dai Facilitatori nei trattamenti è un mezzo incentivante per i pazienti alla collaborazione con il terapista, finalizzando ogni trattamento al miglioramento del loro stato di salute.

La consueta “formazione” del team di Facilitatori professionisti è composta da minimo due e massimo quattro Facilitatori per ogni paziente:

  • un capo-terapista (un docente di CST e SER®, o osteopata, o professionista sanitario o del benessere)
  • da uno a tre altri Facilitatori (professionisti sanitari e operatori del benessere.

A questo team si possono aggiungere altre figure professionali nel momento in cui, il trattamento alla persona venga esteso anche e contemporaneamente ad uno o più suoi famigliari o caregiver.

Infatti, spesso le dinamiche di disagio (fisico o emotivo) di un paziente, possono ripercuotersi anche nella gestione della quotidianità delle persone che se ne prendono cura.

Perciò, in molti casi, il trattamento al paziente si estende contemporaneamente a più persone, di ogni genere o età, vicine al paziente stesso, sia che se ne prendano cura sia che semplicemente ne condividano la quotidianità. Questo fa sì che si possa favorire il ripristino di un equilibrio “generale” necessario ad affrontare e superare un contesto di difficoltà, sia a breve sia a medio o a lungo termine, in cui potrebbe essere inibito o ritardare il processo che porta all’auto-guarigione del paziente.

Infine, nel trattamento multi-mano:

  • i principi e la pratica del dialogo tra terapista e paziente,
  • il rapporto interattivo tra vari elementi tecnici e di valutazione funzionale,
  • la modalità valutativa e tecnica per riconoscere e trattare la manifestazione somatica correlata all’aspetto emozionale del trauma fisico,
  • l’importanza degli approcci multidisciplinari per il progresso nel recupero funzionale corretto,
  • le manovre semplici che possono apportare un primo intervento di conforto al paziente anche attraverso i segnali verbali e non verbali che il corpo trasmette,
  • la valutazione globale dell’organismo che permette l’individuazione e la successiva neutralizzazione delle restrizioni mio-fasciali e della sintomatologia ad esse correlate,
  • la proposta di un’alternativa in terapia manuale nella reciprocità complementare tra terapista e paziente,
  • le abilità tecniche ed i comportamenti dei terapisti nell’efficacia, l’appropriatezza, la sicurezza e l’efficienza nell’assistenza prestata,
  • l’elaborazione professionale delle sensazioni legate alle sintomatologie presentate dal paziente e la modalità in cui tali sue funzioni si realizzano a livello sistemico,
  • le solide ed approfondite basi formative del Facilitatore sull’organizzazione morfofunzionale del Sistema Cranio Sacrale e dei suoi collegamenti con la sfera emozionale, concorrono a creare un processo di consapevolezza nel paziente stesso, favorendo il ripristino dei propri meccanismi di auto-guarigione, che sono comunque insiti in ogni persona
CSAA – CST E SER® Nelle Applciazione Ambulatoriali
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